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Scorriamo le caratteristiche ed i rischi della formula carte di credito revolving una delle nuove opzioni di elargizione del credito sono di derivazione anglosassone.
Innanzitutto, è subito da premettere che questa maniera di indebitarsi può risultare quella più dispendiosa se vogliamo solo soffermarci a valutare il tasso di interesse annuo effettivo globale che per una linea di credito di soli 1.500 euro sfiora almeno il 15%. Teniamo conto che la determinazione dell’effettivo costo della linea di credito è da porre in analogia con il fido bancario, per il quale bisogna avere quelle accortezze di fuoriuscita/rientro, pena l’eccessiva esposizione debitoria.
La formula Revolving è stata subito aggredita dal settore del credito e ha condotto verso importanti storie di poca/ridotta trasparenza sul fronte dei costi, visto che solo persone dotate di una medio/elevata cultura finanziaria riuscirebbero a gestire il proprio indebitamento; l’alternativa è l’eccessiva prudenza. Ma in quest’ultimo caso è caldamente consigliato un normale prestito, piuttosto che il revolving.
Con la carta di credito revolving viene accordata una linea di credito ovvero un fido potenziale, anche detto affidamento. Tale linea di credito rappresenta il tetto di sforamento/ricostituzione del potenziale di spesa. La filosofia di fondo dovrebbe essere:
Dalle caratteristiche di tale carta di credito si evincono i rischi principali: un’insostenibile esposizione debitoria che man mano va, di periodo in periodo, a farsi sempre più grave soprattutto se l’indebitato utilizza la disponibilità ricostituitasi per pagare a sua volta le rate. E così, altra spesa ed altri interessi sulle somme spese che si vanno ad aggiungere a quelli già di per sé insostenibili.
Il problema che si è creato è che le banche quando concedono un fido cercano esse stesse di porre un freno al comportamento imprudente, in quanto potrebbero sentirsi meno garantite soprattutto per chi non ha una busta paga. Proporranno, pertanto, la chiusura del fido concesso attraverso l’apertura di un nuovo prestito.
Molte volte le finanziarie non l’hanno fatto e così si è assistito alla piaga del revolving che in realtà voleva essere, ed è, una proposta commerciale vincente.
Bisogna imparare a ragionare nel modo giusto per sapere gestire il nostro indebitamento, fermo restando che vi sia stata totale trasparenza nelle condizioni finanziarie proposte.
Pertanto è da prestare attenzione a questi elementi o criteri mentali: