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Due sono le modalità per la chiusura del conto corrente, nonché estinguere il rapporto contrattuale in corso con la banca. Le vedremo entrambe di seguito con relativi costi, moduli di richiesta e l’intero iter.
L’operazione di chiusura del conto corrente è diventata gratuita. Ciò che cambiano sono i tempi con cui si porta a termine l’operazione.
Per chi ha più fretta è consigliabile rivolgersi direttamente alla banca presso cui si è titolari del rapporto contrattuale da cui si intende recedere.
E’ sufficiente:
L’iter è più lento in quanto nell’operazione sono coinvolti due soggetti-intermediari:
Quindi, mentre prima si poteva tranquillamente ritirare il denaro giacente sul conto estinto e depositarlo presso la nuova banca (unica operazione formale di chiusura), ora le operazioni amministrative diventano ben due (operazione di chiusura, operazione di trasferimento fondi), e prima dell’apertura del nuovo rapporto. E’ comunque da dire che i tempi di chiusura sono considerevolmente diminuiti anche in questo caso, rispetto al passato.
Si potrebbe richiedere il mero trasferimento di conto, a parità di condizioni e di servizi offerti, se l’altra banca acconsente, risparmiando così i tempi.
Si tratta di tutte quelle operazioni che sono ancora in corso nel rapporto in essere.
Proponiamo alcuni esempi:
E’ importantissimo munirsi di un rendiconto con la liquidazione di tutte le operazioni effettuate, a credito ed a debito. E ciò anche ai fini fiscali.
E’ molto importante il frangente temporale in cui si richiede la chiusura del conto corrente. Se, infatti, esso cade di competenza di un periodo di capitalizzazione (solitamente trimestrale) in cui sono ancora da imputare le spese relative al periodo, anche se non ancora trascorso, tali spese sono a carico di chi recede. E ciò deve essere ben specificato nel contratto sottoscritto. L’addebito, solitamente, per correttezza contabile, non viene fatto per intero ma pro-quota. In tal caso, vanno computate i costi relativi al solo periodo trascorso e non a quello ancora in itinere.
Quali sono queste spese che più che di chiusura devono essere definite di gestione e di competenza del periodo?
Se si vuole, per giustificato motivo, chiudere il conto corrente è consigliabile (e talvolta espressamente richiesto dalle singole banche) una comunicazione formalizzata.
E’ bene, come spiegato nella sezione immediatamente precedente, fare attenzione sempre al periodo di capitalizzazione in cui va a cadere il momento della comunicazione della volontà di recesso unilaterale dal contratto (in questo caso, con l’invio della lettera di chiusura) . Se si è a cavallo dell’anno nuovo, purtroppo ed inevitabilmente, ci verranno addebitati anche i costi gestionali relativi al nuovo anno.
La forma da rispettare è solitamente la seguente (reperibile anche nei siti delle Associazioni a difesa dei diritti dei consumatori):
Oggetto: Richiesta di estinzione conto corrente
Io Sottoscritto……., residente in.., via…, con la presente richiedo l’estinzione del c\c n.° ……. acceso c\o di voi e intestato a……. (Codice fiscale: ….). Richiedo, inoltre, il trasferimento del saldo presso la BANCA………, agenzia n°…… con deposito sul c\c n°…. intestato a……
E’ inoltre fondamentale osservare le seguenti formalità: