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Vediamo in questa sezione che cosa è l’operazione di fido di cassa o concessione di scoperto di conto corrente. Anche in questo caso, vari sono i dettagli da conoscere.
Non dobbiamo mai lasciare che il nostro conto finisca in rosso senza recarci dalla nostra banca di fiducia ad esporre le problematiche, riponendo in una soluzione (concessione di fido non fisiologica, o stabilita pre-contrattualmente) all’occorrenza. La banca potrebbe o meno acconsentire a concederci uno scoperto di cassa o di conto corrente temporaneo, entro il quale ci assicura la copertura. Teniamo conto che tale operazione comporta il pagamento di interessi sullo scoperto, trattandosi di un debito.
Qual è il segretuccio che chi è abituato ad operare con gli scoperti per esigenze professionali autonome conosce bene? La tecnica della toccata e fuga, ovvero quella di uscire (utilizzo e sconfinamento del fido concesso per poter realizzare investimenti che altrimenti non sarebbero stati possibili con disponibilità proprie.
Ciò è inevitabile per ditte che gestiscono appalti e forniture particolarmente importanti) e di rientrare al momento del ritorno dell’investimento effettuato (in alcuni case le banche prevedono anche lo sconto dei titoli probatori al pagamento, ovvero la possibilità della loro riscossione anticipata, detratte le spese). La banca gradisce che la concessione di fido fisiologica (ovvero a durata indeterminata, salvo sua non ri-conferma con richiesta di saldare il debito) che conduca ad una movimentazione di conto.
Non bisogna equivocare il fatto di avere un fido con la possibilità di cadere in situazioni di stallo (rosso fittizio eterno) senza rientrare dallo sconfinamento. Ciò non conviene né a noi che pagheremmo degli interessi esorbitanti, né alla banca. A quel punto, due sono le soluzioni se proprio non riusciamo a rientrare:
Il fido bancario viene concesso in modo persistente (fido fisiologico o a tempo indeterminato) anche a chi è detentore di un reddito abituale (stipendio o pensione). Solitamente, viene accordato da contratto, salvo che non vi sia un’espressa richiesta. Per quale motivo? Potrebbero capitare dei ritardi nella riscossione del reddito e ciò non deve compromettere la nostra gestione ordinaria di conto (spese di tenuta, spese personali ed altre operazioni) portandoci inutilmente in rosso.
Sarebbe un doppio ed inutile fastidio: per noi, visto che comunque la riscossione del reddito ci spetta di diritto; per la banca. Solitamente, comunque il fido bancario da contratto privilegia particolari categorie di lavoratori dipendenti (ad es. presso amministrazioni pubbliche) o i pensionati.
Sostanzialmente, il fido di cassa o scoperto di conto corrente o scoperto di cassa è :
Pertanto, bisogna distinguere tra:
Semplice. Il giochetto che deve fare chi lo vuole sempre avere garantito è far alternare saldi positivi con saldi negativi, proprio perché altrimenti il fido diventerebbe una palla al piede, eccessivamente costosa. La banca potrà ritenersi costretta a recedere dalla concessione del fido in caso di persistenti saldi negativi.
Infatti, si deve sapere che solo se il fido di cassa ha una durata pre-determinata la banca può recedere dal contratto solo per giusta causa. Nel caso in cui il fido è persistente, entrambe le parti possono recedere in qualunque momento dall’operazione di credito in conto corrente. Non si può addurre l’usuale argomentazione: “Ma io sto pagando le spese!” Se la banca ci intima il rientro dal debito, bisogna saldare quanto dovuto.
Quali possono essere, infine, le spese connesse all’operazione di fido di cassa (scoperto di cassa o di conto corrente) ?