Quanto costa aprire un conto deposito?

Aprire un conto deposito per far fruttare i propri risparmi con interessi ben più elevati del normale conto è un’operazione senza costi. Aggiungiamo anche che non c’è rischio per i propri depositi perchè son garantiti dallo Stato fino a 100 mila euro.

Aprire un conto deposito gratis

Aprire un conto deposito è gratuito a zero spese

E’ da dire che aprire un conto deposito è un’operazione gratuita (0 spese di apertura, gestione e chiusura). Bisogna, comunque, sempre assicurarsi di ciò leggendo i contratti. Infatti, alcuni prodotti possono non essere a costo 0, in quanto presentano servizi addizionali.

Ma volendo valutare l’onerosità di un conto deposito nel continuum gestionale, elenchiamo, di seguito, tutti i fattori da considerare.

I costi di gestione un conto deposito possono essere così sintetizzati:

Tassazione. Bisogna distinguere a seconda che si tratti di una persona fisica o azienda (conto deposito aziendale). E per quest’ultima si intende, nello specifico:

  • presenza di partita Iva anche per la prestazione di servizi di consulenza professionale, e non solo per l’ambito commerciale ed imprenditoriale;
  • Impresa individuale;
  • Società;
  • Consorzio esterno;
  • Parrocchia;
  • Condominio;
  • Associazioni,Fondazioni, Onlus.

Nel caso di persone fisiche la tassazione sui conti deposito è del 20%. Oppostamente nel caso di aziende, tale imposta è a titolo di acconto. Il restante da versare viene calcolato in sede di dichiarazione dei redditi (Ires: 27,50%; Irap: 4,92%).

Imposta di bollo. E ciò dipende dalle somme giacenti. Per importi entro i 5000 euro vige l’esenzione. L’aliquota è dello 0,15% senza tetto massimo a partire dai 34 euro circa. L’offerta può decidere di azzerare anche l’imposta di bollo.

Eventuali costi o penalità da sostenere se si vuol liberare una somma vincolata. Ciò dipende da quanto previsto contrattualmente.

Nel caso di conto deposito estero, bisogna indicare nel quadro RW del modello unico, l’ammontare trasferito dall’Italia verso l’estero, ed il saldo a fine anno, se oltrepassante i 10.000 euro (viceversa, l’espressa indicazione vale anche per i trasferimenti dall’estero verso l’Italia).

Bisogna leggere il contratto per valutare il tipo di conto deposito offerto: la modalità di capitalizzazione praticata per gli interessi (ovvero il momento contabile a partire dal quale vengono riconosciuti e la possibilità o meno di loro reimpiego), le altre spese per tipologia di operazione, se esistenti.